lunedì 16 maggio 2011

Banca dati dei beni sequestrati agli ebrei durante la persecuzione

Il 4 maggio su “Il Messaggero”, Michela Mastrodonato ha reso nota la notizia della creazione di un’enorme banca dati creata all’interno del progetto Project Heart il cui responsabile è Bobby Brown, già amministratore delegato dell’agenzia semigovernativa israeliana Jewish Agency for Israel che si propone di catalogare i beni trafugati, rubati, estorti, sequestrati, confiscati o anche acquistati forzatamente agli ebrei durante la persecuzione e lo sterminio nazista.

Scopo ultimo non è la semplice catalogazione ma la restituzione ai legittimi proprietari (ed eredi) degli oggetti, il cui iter risulta piuttosto difficoltoso e il cui esito positivo non è naturalmente garantito. Dato l’enorme afflusso di dati (solo in una settimana sono arrivate più di 650 mila segnalazioni) e l’eterogeneità degli oggetti denunciati – dalle proprietà immobiliari ai libretti di risparmio – questa bancadati può costituire una risorsa interessante per lo studioso che si approcci al tema dell’Olocausto attraverso i canali della storia materiale. Il sito è disponibile in tredici lingue tra cui l’italiano.

(dal sito blogstoria.it)

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