
Ora Viva l'Italia! è diventato anche uno spettacolo teatrale, dello Stabile di Verona, che ha debuttato con successo a Casalgrande (Reggio Emilia).
Ieri è andata in scena la tappa romana della tournée, al Teatro Ambra della Garbatella. Un condensato di emozioni, costruite con un allestimento semplice ma suggestivo e di sicuro effetto. Un telone trasparente sul quale scorrono immagini e filmati d'epoca. Una pianista, Sabrina Reale, che accompagna con le sue note il viaggio nella Memoria, che tocca il Risorgimento, la Grande Guerra e la Resistenza. Due straordinari attori, Michele Ghionna e l’italo-danese Marianna Dal Collo (a Roma era presente, come special guest, anche Claudio Bigagli, l’attore del film Oscar Mediterraneo), che leggono alcuni brani del libro. E poi ovviamente Aldo Cazzullo showman, che lega i vari pezzi del mosaico. Senza retorica e con autentica passione civile. E anche un pizzico di ironia. Un mirabile esempio di teatro civile.Da tempo le associazioni e il mondo variegato della Resistenza erano alla ricerca di un personaggio in grado di narrare al grande pubblico la vera storia del fascismo, di Salò e della guerra di Liberazione. Con autorevolezza, capacità oratoria e credibilità. Un anti-Pansa, capace di appassionare, di emozionare, di far "innamorare" i giovani dei partigiani.
Chi meglio di Cazzullo? E' piemontese doc (è nato ad Alba, ha iniziato la sua carriera di giornalista a La Stampa), e quindi conosce a menadito il valore della Resistenza. E' antileghista e ama profondamente il Sud (tra l'altro la moglie è di origini meridionali, della Basilicata). E' di estrazione popolare (il nonno, come racconta spesso, era un macellaio). E' relativamente giovane, classe 1966: appartiene ad una generazione che non è viziata da ideologismi, non ha fatto in tempo a fare né il '68 né il '77.
Metteteci pure il fatto che è capace di guardare con occhi critici e obiettività alla storia italiana. Senza reticenze, senza nascondere le pagine nere (Porzus, le foibe, le vendette del dopoguerra). Ma anche con legittimo orgoglio. Distinguendo tra chi era dalla parte giusta e chi era "dalla parte sbagliata" (come recita la canzone "Il cuoco di Salò" di Francesco De Gregori).
Insomma, viva Cazzullo, viva l'Italia!
Copyright © Mario Avagliano 2011
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