''Con la mostra 'Verso la Grande Guerra', inaugurata sabato 3 novembre al Vittoriano e aperta al pubblico dal 4 novembre, prende il via ufficialmente la commemorazione del centenario della Prima Guerra Mondiale'', afferma Paolo Peluffo, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e presidente del Comitato per la commemorazione. ''La Grande Guerra e' stato un passaggio fondamentale nel processo di costruzione del nostro Paese perche' e' nell'affratellamento delle trincee il primo momento vero in cui si sono 'fatti' gli italiani''.
La mostra e' inserita nel programma di iniziative messo a punto dal Comitato Storico Scientifico per il centenario della prima guerra mondiale istituito con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri il 3 agosto e presieduto da Peluffo e, per il Comitato dei Garanti, da Giuliano Amato e costituito dal ministro per gli Affari europei Moavero e dai sottosegretari all'Interno, agli Esteri e alla Difesa, ai Beni Culturali, Istruzione, Infrastrutture e Sviluppo economico. Il Comitato, che finora si e' riunito due volte, ha stabilito che la data di inizio delle celebrazioni e' stata fissata anche per l'Italia nell'estate del 2014, anno in cui la prima Guerra mondiale e' scoppiata ed anno in cui le commemorazioni avranno avvio in tutti i Paesi coinvolti. Tale decisione e' stata assunta, anche se l'Italia ha preso parte al conflitto contro l'Impero Austro-Ungarico nel 1915 e contro la Germania nel 1918, tenuto conto della valenza sovranazionale e della dimensione europea
dell'evento, e delle conseguenze che comunque si sono riversate nel Paese dal 1914 in poi: la non belligeranza dell'Italia e', comunque, una tappa della storia della Grande Guerra.
''Il protagonista del centenario della guerra sara' il popolo italiano, saranno gli italiani, la gente comune, i soldati, le famiglie, un po' come nel capolavoro di Monicelli, La grande guerra, del 1959'', continua Peluffo. ''Commemorazioni, come per la mostra inaugurata oggi al Vittoriano, che puntano a raccontare la guerra attraverso la storia, innanzitutto, la cultura, la letteratura e l'arte, l'economia, l'alimentazione, dal momento che il centenario della Guerra incrocera' l'Expo 2015, in un grande esercizio di memoria collettiva. Memoria da convogliare in un 'Memoriale del popolo in armi', un grande spazio collettivo costruito con il coinvolgimento e la partecipazione di tutti gli italiani. Ogni italiano, infatti, ha un legame con la prima Guerra mondiale. Si e', inoltre, ritenuto di inserire le varie iniziative in una prospettiva di 'pace', far conoscere la Guerra e le sue conseguenze per trasmettere il grande valore della pace''.
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