martedì 12 novembre 2013

Storie – La Shoah raccontata ai bambini

di Mario Avagliano

E’ possibile parlare della persecuzione degli ebrei ai bambini? Quale linguaggio, quali parole, quali immagini utilizzare? Dopo il fortunato libro ad illustrazioni sulla Resistenza (Fulmine un cane coraggioso), Anna Sarfatti e Michele Sarfatti firmano un altro pregevole volume, intitolato L’albero della memoria. La Shoah raccontata ai bambini (Mondadori, pp. 64), impreziosito dai disegni di Giulia Orecchia.
Il libro segue in versi e disegni, con sensibilità e tenerezza e con il supporto di un appendice storico-documentaria, le vicissitudini di Samuele Finzi (detto Sami) e della sua famiglia, che vivono a Firenze, dove conducono una vita serena, secondo i precetti della tradizione ebraica. Nel giardino della loro casa c’è un vecchio olivo, nella cui cavità Sami ripone i suoi “tesori” di bambino.

Nel 1938, con le leggi razziali, la vita dei Finzi cambia per sempre: i genitori devono abbandonare il lavoro, Sami la scuola e gli amici, gli zii sono costretti ad emigrare. Con lo scoppio della guerra il clima persecutorio nei confronti degli ebrei si fa sempre più duro e, dopo l’armistizio e l’occupazione tedesca, i Finzi entrano in clandestinità. Sami trova rifugio in collina, col falso nome di Emilio Zini, presso i nonni dell’amichetta Francesca. I genitori vengono arrestati e spariranno nel buio dei lager. I tesori di Sami restano nell’olivo. Dopo la liberazione, tornerà a Firenze a recuperarli, trovando una vecchia fotografia che lo ritrae assieme ai genitori e il vecchio orologio del padre, che fa ancora tic tac e che accosta al cuore.
Il libro ad illustrazioni di Anna e Michele Sarfatti è un modo intelligente di parlare di Shoah ai bambini della scuola dell’infanzia e primaria, senza indulgere alla retorica e alle immagini crude o forti, e riflettendo anche sul periodo delle leggi razziali e delle responsabilità fasciste e italiane, che spesso è trascurato o messo in ombra. E i due autori colgono l’occasione per utilmente spiegare anche alcune nozioni di cultura ebraica, dalla sukkàh al Bar Mitzvà.

(L'Unione Informa e Moked.it del 12 novembre 2013)

Nessun commento:

Posta un commento