domenica 6 marzo 2011

Adda passà 'a nuttata! Piccoli segnali di speranza ad Alatri e Frosinone

 

Ieri belle presentazioni del libro "Gli ebrei sotto la persecuzione in Italia" ad Alatri e Frosinone... "Partigiani" della Cultura come Antonio della Biblioteca Comunale di Alatri, Bruno della Libreria Incontri dell'Einaudi di Frosinone, Mario insegnante ed altri che combattono contro i mulini a vento dei tagli e dell'ignoranza. E tanti ragazzi (del liceo di Alatri) che fanno buon uso del cuore e del cervello, pronti ad agitare i libri nelle piazze (Vecchioni) per far finire la notte del nostro povero Paese... Piccoli segnali di speranza!!!

1 commento:

  1. Sabato 6 marzo Frosinone – Libreria Incontri

    “Oltre le responsabilità del passato su una sorta di volontà di celare il reale svolgimento dei fatti avvenuti in Italia negli anni 1938 – 1945, sarebbe opportuno vedere anche se è abbastanza quello che facciamo oggi per continuare a narrare l'effettiva cronaca e storia, per divulgarne i contenuti e l'importanza anche alle diverse fasce d'età. Proprio in questi giorni leggevo in una pagina di un libro (Terroni – Pino Aprile) che ripropone una rilettura degli avvenimenti intorno al 1861 : “Noi non sappiamo più chi fummo. Ed è accaduto come agli ebrei travolti dall'Olocausto” Emerge anche qui che, mentre il mondo e la crudeltà di altri uomini li travolge, soprattutto gli adulti perdono la cognizione di se stessi, del loro essere individui e dei loro diritti, non riescono a rendersi del tutto conto di ciò che sta avvenendo loro. Eppure quando ho visitato la casa della piccola Anna ad Amsterdam, era evidente la sua consapevolezza, il suo sgomento, il suo rifiuto delle libertà negate e continuava a sperare anche solo guardando la primavera fuori, dall'albero, aldilà dell'unica finestra della casa oscurata e sigillata. I più giovani sono coloro che mantengono sempre la forza di vivere. E' per questo che sono quanto mai opportuni gli incontri con gli adolescenti, le scolaresche, proporre loro di discutere questo tema, far leggere loro inserendo nei programmi didattici libri come questo di Mario Avagliano o di Primo Levi, leggendoli per ciò che rappresentano e per il loro grande valore di “documento” senza sminuirne il senso o dissimularlo. L'hanno scorso , maturità 2010, Primo Levi era nei titoli da scegliere alla prova scritta, ma canalizzando e limitando le analisi sulla "Ricerca delle radici", praticamente come dire “parlami di Manzoni ma non dei Promessi Sposi, parlami di Dante ma non della Divina Commedia” Questi libri-documenti hanno un importante ruolo di cui và mantenuto sempre a fuoco però il senso fondamentale”

    Paola D'Arpino

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