di Mario Avagliano
Il Risorgimento di Giancarlo De Cataldo passa da I traditori, titolo del suo romanzo storico sull’epopea unitaria, agli eroi. E ritrae mirabilmente tre italiani che sacrificarono se stessi per un’utopia: Il maestro il terrorista il terrone (Laterza, pp. 135, euro 14).
Il Maestro è Giuseppe Mazzini, come lo definivano i giovani discepoli, pronti alla morte per realizzare il sogno dell'Italia una, indipendente, repubblicana e democratica. Il Terrorista è Felice Orsini, che fallì nell'intento di uccidere Napoleone III. Il Terrone è Carlo Pisacane, socialista ante litteram, che sperò nel riscatto del Sud. Orsini morì ghigliottinato, Pisacane fu trucidato dalle bande borboniche a seguito della spedizione di Sapri, Mazzini fu per quasi tutta la vita esule. A prima vista, tre grandi sconfitti dalla Storia. “Eppure, – scrive De Cataldo - senza la fede del Maestro, la violenza del Terrorista e la lucida disperazione del Terrone, quell'utopia non si sarebbe mai realizzata. Se siamo italiani, oggi, lo dobbiamo anche a loro”.
(Il Messaggero, 3 dicembre 2011)
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