di Mario Avagliano
La libertà nell’arte è
donna. Almeno nell’Italia di oggi. Lo testimoniano le quattro artiste
ritratte da Rachele Ferrario nel suo libro. L’outsider Carol Rama (1918),
amica di Edoardo Sanguineti e del giovane Calvino, che nella Torino del
dopoguerra sfida il perbenismo con dipinti popolati di scarpe, peni, vulve e
dentiere. La siciliana Carla Accardi (1924), militante comunista, sposata col
pittore astratto Antonio Sanfilippo, che presto lo supera in fama
internazionale, opponendosi all’ortodossia figurativa di Togliatti e
Guttuso. Giosetta Fioroni (1932), compagna di uno dei più raffinati scrittori
del Novecento, Goffredo Parise, amica dei poeti e dei pittori maledetti di
piazza del Popolo, che raffigura volti femminili e costruisce teatrini. La
torinese Marisa Merz (1931), che usa l’alluminio, la cera, il sale, i
fili di nylon e di rame per le sue sculture simili a chiocciole o a spirali.
Quatto artiste, quattro donne pioniere dell’anticonformismo.
Rachele Ferrario, Le signore dell'arte.
Quattro artiste italiane che hanno cambiato il nostro modo di raffigurare il
mondo (Mondadori, 180 pagine, 18 euro)
(Il
Messaggero, 28 aprile 2012)
Nessun commento:
Posta un commento