sabato 19 maggio 2012

Donne anticonformiste e libertà nell’arte

di Mario Avagliano

La libertà nell’arte è donna. Almeno nell’Italia di oggi. Lo testimoniano le  quattro artiste ritratte da Rachele Ferrario nel suo libro. L’outsider Carol Rama (1918), amica di Edoardo Sanguineti e del giovane Calvino, che nella Torino del dopoguerra sfida il perbenismo con dipinti popolati di scarpe, peni, vulve e dentiere. La siciliana Carla Accardi (1924), militante comunista, sposata col pittore astratto Antonio Sanfilippo, che presto lo supera in fama internazionale, opponendosi all’ortodossia figurativa di Togliatti e Guttuso. Giosetta Fioroni (1932), compagna di uno dei più raffinati scrittori del Novecento, Goffredo Parise, amica dei poeti e dei pittori maledetti di piazza del Popolo, che raffigura volti femminili e costruisce teatrini. La torinese Marisa Merz (1931), che usa l’alluminio, la cera, il sale, i fili di nylon e di rame per le sue sculture simili a chiocciole o a spirali. Quatto artiste, quattro donne pioniere dell’anticonformismo.

Rachele Ferrario, Le signore dell'arte. Quattro artiste italiane che hanno cambiato il nostro modo di raffigurare il mondo (Mondadori, 180 pagine, 18 euro)

(Il Messaggero, 28 aprile 2012)

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