di Mario Avagliano
La storia messa all’asta ha qualcosa di macabro. Figurarsi
quando l’oggetto della vendita è Adolf Hitler. Eppure accade anche
questo, nel mondo in crisi di nervi e di finanze, dove l’estrema destra e
l’antisemitismo raccolgono una pioggia di proseliti e di consensi e in
Francia come in Grecia, in Ungheria come in Italia, si moltiplicano marce,
scritte, iniziative di sigle, movimenti e partiti neofascisti o neonazisti.
A giorni, negli Stati Uniti, saranno messe all’asta e
aggiudicate al miglior offerente le cartelle cliniche del sanguinario dittatore
nazista, che all’indomani della fine della Seconda guerra mondiale
l’esercito americano chiese al suo medico personale Theodor Morell. Si
tratta in tutto di 47 pagine. Da tali documenti pare che Hitler utilizzasse la
cocaina per alleviare il mal di testa da sinusite e ingerisse un mucchio di
medicinali (addirittura trenta) nel tentativo di limitare la sua
“incontrollabile” flatulenza. Le cartelle cliniche comprendono
anche radiografie del cranio di Hitler e disegni che raffigurano l'interno del
suo naso. E' emerso, inoltre, che il dittatore nazista veniva curato dal medico
con estratti di stricnina, un veleno, per risolvere i problemi all'apparato
digerente. Tuttavia la cura non fece altro che portargli ulteriori dolori allo
stomaco. Infine, particolare raccapricciante, Hitler si faceva iniettare
estratti di testicoli di tori giovani, per ravvivare la sua libido.
L'asta si svolgerà sul sito web della 'Alexander Historical
Auctions' di Stamford, in Connecticut. Secondo le stime, ognuno dei referti
contenuti nelle cartelle cliniche vale almeno duemila dollari.
Al momento non si registrano proteste, dissensi o prese di posizione contro la macabra vendita. Purtroppo.
Al momento non si registrano proteste, dissensi o prese di posizione contro la macabra vendita. Purtroppo.
(L’Unione Informa, 8 maggio 2012)
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