di Mario Avagliano
25 aprile 2012, Roma.
Appunti su un giorno da ricordare, di festa pacifica e di Memoria.
Nonostante i manifesti anonimi affissi dai neofascisti sui muri della capitale,
che riproducono la foto dell’estate del 1944 di Alessandro Pavolini e Vincenzo
Costa che passano in rassegna, a Milano, l’VIII Brigata Nera “Aldo Resega”, con
uno slogan tratto da un verso de “La locomotiva” di Francesco Guccini (“Gli
eroi son tutti giovani e belli”) e la dedica “Ai ragazzi di Salò”. Guccini, dal
canto suo, ha subito preso le distanze: “Hanno offeso e tradito la mia
canzone”.
Fotogramma numero uno. Arco
di Costantino, ore 10, partenza del corteo del 67° anniversario della
Liberazione. In testa ai manifestanti, appena dietro gli ex partigiani,
spiccano lo striscione e le bandiere inneggianti alla Brigata Ebraica, che
combatté in Italia al fianco dei soldati Alleati e delle truppe italiane del
Gruppo di Combattimento “Friuli”, con il quale fu protagonista dello
sfondamento della linea gotica nella vallata del Senio.
Fotogramma numero due. Porta
San Paolo, ore 11: il presidente dell’Anpi provinciale Vito Francesco Polcaro
dedica un lungo passaggio del suo intervento alla Brigata Ebraica,
applauditissimo da tutta la piazza. Non c’è ombra di contestazione, a
differenza degli anni scorsi.
Fotogramma numero tre. Via
Principe Amedeo, ore 13. La sezione Anpi "Don Pietro
Pappagallo" Esquilino-Monti-Celio, dopo una battaglia di civiltà durata
oltre due anni, appone finalmente nella strada la targa di commemorazione dei
patrioti e degli antifascisti caduti, incarcerati o torturati nella
"Pensione Oltremare" per mano della famigerata banda Koch. L'inaugurazione
è stata resa possibile grazie alla collaborazione del Municipio Centro Storico,
che ha dato l'autorizzazione ad installare la targa sul marciapiede di fronte
al portone d'ingresso del numero civico 2 del palazzo che ospitava il carcere
della banda fascista, superando così il diniego del condominio. Sotto la targa
viene deposto un mazzo di fiori rossi con un biglietto dell'Anpi: "È
questo il fiore del partigiano...".
(L’Unione Informa, 1° maggio
2012)
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